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UNA ZONA FRANCA URBANA A SAN SEVERO  

La Puglia è arrivata ultima, per i motivi descritti nel decreto, nell'attuazione pratica dell'agevolazione  che con la pubblicazione della Risoluzione della Agenzia delle Entrate la rende pienamente operativa.  

  

 Un breve cenno, storico-cronologico, per far conoscere la ratio che ha portato all'istituzione di questa tipologia di agevolazione. Le Zone Franche Urbane (ZFU) sono aree infra-comunali di dimensione minima e massima prestabilita dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese. Obiettivo prioritario delle ZFU è favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri ed aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale e con potenzialità di sviluppo inespresse. L'iniziativa nasce dall’esperienza francese delle  Zones Franches Urbaines     , lanciata nel 1996 e oggi attiva in più di 100 quartieri. Viene definito quartiere o circoscrizione il quadrilatero urbano con non più di 30.000 abitanti particolarmente degradata socialmente ed economicamente.
In particolare, la scelta delle aree è avvenuta sulla base di parametri socio economici: numero di abitanti per quartieri, numero di disoccupati e numero di persone uscite anticipatamente dal percorso formativo scolastico. Le Zone Franche Urbane (ZFU) rappresentano un importante volano per lo sviluppo economico delle aree svantaggiate di un Territorio, permettendo, attraverso politiche di
defiscalizzazione, una maggiore competitività delle aziende e un generale miglioramento della qualità di vita della collettività che vi risiede. Numerosi studi scientifici evidenziano che gli Stati che vi hanno fatto ricorso hanno tratto vantaggi tanto economici quanto sociali. Si vuole ricordare, a titolo di esempio: Dublino, Barcellona, Londra, Liverpool, Le Canarie, i Paesi Baschi, Madeira, Le Azzorre e soprattutto Amburgo per citarne alcune. Addirittura con l’obiettivo primario di attrarre capitali esteri. 

Per il finanziamento del dispositivo, la  legge finanziaria 2007 (L. 296/2006, art.1 comma 340 e successivi      (con il governo guidato da R. Prodi) istituisce un Fondo di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009. La  legge finanziaria 2008 (L. 244/2008, commi 561, 562 e 563)      ha confermato tale stanziamento e definito in maggiore dettaglio le agevolazioni fiscali e previdenziali che, in ogni caso, troveranno la loro definizione particolareggiata in un decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze attualmente in preparazione. 

In questa prima fase pilota, l'istituzione di un numero limitato ZFU nelle città italiane prevede agevolazioni fiscali e previdenziali per rafforzare la crescita imprenditoriale e occupazionale nelle piccole imprese di nuova costituzione ivi localizzate. Tali agevolazioni, della durata di 5 anni (con graduale phasing out negli anni successivi), consistono in: 

esenzione dalle imposte sui redditi; 

esenzione dall'IRAP; 

esenzione dall'IMU; 

esonero dal versamento dei contributi previdenziali, relativamente a quelli dovuti per i nuovi dipendenti assunti e nel rispetto dei requisiti richiesti. 

In misura minore e circoscritta, è previsto anche il sostegno ad imprese già operanti nelle medesime aree.  

Nel suo disegno definitivo, il dispositivo approvato estende l'ammissibilità ai benefici ad aree urbane, caratterizzate da significativi fenomeni di disagio sociale, localizzate in 22 città distribuite sull'intero territorio nazionale. 

Il DPS (Dipartimento Per lo Sviluppo e la coesione economica) ha coordinato il processo inter-istituzionale di presentazione e valutazione delle proposte progettuali. Per l'individuazione delle aree sono stati utilizzati indicatori oggettivi costruiti sulla base di dati infra-comunali del Censimento 2001 (per informazioni specifiche consulta il documento   Criteri per l'identificazione, la perimetrazione e la selezione delle ZFU     ; per le fonti statistiche di riferimento consulta   Ammissibilità dei Comuni e delle ZFU: fonti statistiche di riferimento     ). L'istruttoria condotta dal DPS si è conclusa con la trasmissione al CIPE, avvenuta in data 9 dicembre 2008, di una proposta tecnica di individuazione.  

Dopo aver raccolto il Parere favorevole della  Conferenza Unificata     in data 25 marzo 2009, la proposta tecnica elaborata dal DPS ha ottenuto l'approvazione del  CIPE nella seduta dell'8 maggio 2009    . Tali disposizioni confluiscono in una "Delibera di individuazione e di allocazione delle risorse a 22 Zone Franche Urbane per agevolazioni fiscali e previdenziali a favore di nuovi insediamenti produttivi", (registrazione della Corte dei Conti, pubblicazione in Gazzetta Ufficiale).  

L'approvazione del CIPE sancisce un passo fondamentale verso l'attuazione del dispositivo. In data 11 giugno 2009, infatti, il DPS ha avviato la procedura di notifica del regime di aiuto, registrato N. 346/2009, presso i servizi competenti della DG Concorrenza della Commissione Europea. Il conseguimento dell'autorizzazione comunitaria ha consentito di procedere all'effettiva entrata in vigore dei benefici previsti secondo le modalità operative attualmente definite dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. Con l’art. 37 del D.L. n. 179/2012 del 18 Ottobre 2012 l’esecutivo di M. Monti ha inteso riprogrammare le agevolazioni fiscali e contributive previste dalla legge 296/2006, prevedendo a favore delle piccole e micro imprese localizzate nelle Regioni Convergenza (tutte meridionali) l'esenzione dal pagamento delle imposte sui redditi, dell’Irap, dell’IMU e dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente. 

Il 19 marzo 2013 (governo guidato da E. Letta), il Ministro dello Sviluppo Economico ha approvato il Decreto attuativo delle Zone Franche Urbane che sono salite complessivamente a 44 (dalle iniziali 18 aumentate successivamente a 22), tra zone ammesse e finanziate dalla delibera  Cipe      14/2009, ammesse all'istruttoria ma non finanziate e zone selezionate dalla Regione Siciliana con legge regionale del maggio 2010 come ad esempio  la città di Palermo    . Le ZFU individuate sono, come già evidenziato, quasi tutte allocate nelle Regioni meridionali: Campania, Puglia, Calabria, Sicilia più (in via sperimentale) i Comuni della Provincia Sarda di Carbonia-Iglesias e con un iter accellerato anche la città di L'Aquila, la quale ha terminato tutte le fasi.  

Eccezionalmente il governo Renzi ha istituito una zona franca urbana (ZFU) in Emilia Romagna e più specificatamente nei territori colpiti dall’alluvione del 17 gennaio 2014 e nei Comuni colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012.
L’agevolazione è contenuta nell’art. 12 del DL 19 giugno 2015 n. 78, pubblicato nel S.O. n. 32 alla G.U. n. 140/2015, titolato “Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali”. La perimetrazione della zona franca è la seguente: Comuni di Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Medolla, San Prospero, San Felice sul Panaro, Finale Emilia, Comune di Modena limitatamente alle frazioni di la Rocca, San Matteo, Navicello, Albareto, e i centri storici dei Comuni con zone rosse: Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Mirandola, Novi di Modena, S. Possidonio, Crevalcore, Poggio Renatico, Sant’Agostino.
I finanziamenti provengono dalla riprogrammazione dei fondi europei del periodo 2007-2013, dalle risorse regionali e della terza fase della riprogrammazione del Piano di azione e coesione che aveva già liberato a fine 2012 ben 377 milioni di euro.  

Per la città di San Severo la ZFU l’area degradata interessata è stata insita nel quadrilatero tra le San Giovanni Bosco, C.so Gramsci, via T. Solis ed il centro storico, nelle zone censuarie comprese tra 1 e 17 con esclusione della 14. Per maggiori dettagli consultare  la mappa delle zone    .  

L’ultimo step è stata la pubblicazione, da parte del MISE, del bando di accesso con l'apertura della presentazione della domanda, anche per la Regione Puglia, la quale dovrà inviarsi esclusivamente con modalità telematiche e previa propedeutica registrazione. Per la ZFU di San Severo il MISE ha destinato l’importo di 4,743 ml di € a cui potevano essere aggiunte somme derivanti da altri strumenti di finanza agevolata a disposizione della Regione e del Comune. La registrazione dovevano essere effettuate al seguente link  AGEVOLAZIONI DGIAI    . Il 18 aprile 2014 con  Decreto Direttoriale      la Regione Puglia ha potuto definire i termini e le modalità per la presentazione della domanda per le ZFU ricadente nel suo territorio. 

Le domande potevano essere presentate dal 24.04 2014 e fino al 12.06.2014, esclusivamente per via telematica, con la compilazione on-line e la sottoscrizione con firma digitale, previa autenticazione con Posta Elettronica Certificata. Le risorse disponibili (4.743.171,056 € attribuiti a n. 427 domande accolte) sono state attribuite con il criterio del riparto proporzionale come descritto nella circolare di cui in appreso. Lo strumento mette a disposizione delle imprese fondi per agevolazioni consistenti nel risparmio delle imposte e riguarda alcuni comuni: Andria, Barletta, Foggia, Lecce, Lucera, Manduria, Manfredonia, Molfetta, San Severo, Santeramo in Colle e Taranto. 

I comuni hanno diverse dotazioni finanziarie e in alcuni non ci sono riserve di scopo, (tra cui San Severo) per altri ci sono limitazioni territoriali (a Taranto nell'Isola Borgo Antico) o per imprese sociali o di nuova costituzione. Complessivamente per i comuni pugliesi ci sono a disposizione 58,8 milioni di euro: una boccata di ossigeno per le piccole e micro imprese che concorreranno al bando che potranno così vedersi ridurre la pressione fiscale e contributiva.

In data 30.06.2014 è stato approvato il Decreto Dirigenziale   contenente l’elenco delle aziende ammesse al beneficio ed in data 04.07.2014 l’Agenzia delle Entrate ha emanato la Risoluzione n. 69/E   contenente i codici tributo, per le varie ZFU, da indicare nel modello F24, per l’utilizzo del credito attribuito.  

Le somme sono a valere sugli Apq (Accordi di programma quadro) “Sviluppo locale” del Fondo di Sviluppo e Coesione 2007-2013 e rilevante è stato il contributo regionale. Beneficiari sono le micro e piccole imprese già costituite e gli studi professionali iscritte alla CCIAA quali imprese erogatrici di servizi (CED, tributaristi, consulenti aziendali, ecc.). Le agevolazioni infine consistono nell’esenzione, ovvero nell’utilizzo del credito d’imposta attribuito, dalle imposte sui redditi, dell’imposta regionale sulle attività produttive e dell’imposta municipale unica dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente. I criteri e le modalità di funzionamento dell'intervento agevolativi sono descritti sia nel  Decreto Interministeriale del 10.04.2013 del MISE    che nella  Circolare del 30.09.2013 prot. n. 32024 del MISE    , la quale precisa che l’importo dell’agevolazione concessa è attribuita con il criterio del riparto proporzionale (ovvero IMPORTO AGEVOLAZIONE RICHIESTA*DOTAZIONE FINANZIARIA STANZIATA/CONTRIBUTO COMPLESSIVAMENTE RICHIESTO DALLE IMPRESE AMMESSE). 

La dotazione finanziaria destinata dalla Regione Puglia alle Zone franche urbane, quantunque lo Stato ne abbia ammesse e finanziate 3, ha proceduto ad ammettere tutte le 11 zone che hanno presentato regolare domanda ed è aumentata di 60 milioni di euro, a cui vanno aggiunti i 74 milioni di euro, tratti dal Fesr 2007-2013, di cui 63 milioni di euro per la riqualificazione urbana ed 11 per agevolazioni alle micro e piccole imprese. Questa ulteriore iniezione di fondi potrà garantire maggiore sicurezza sull’affidabilità dell’istituto. Gli altri comuni interessati dalle agevolazioni sono: Torre Annunziata,  Napoli est    , Mondragone, Aversa, Benevento, Casoria, Portici (centro storico), Portici (zona costiera), San Giuseppe Vesuviano, Torre Annunziata, Andria, Lecce, Taranto, Barletta, Foggia, Lucera, Manduria, Manfredonia, Molfetta, San Teramo in Colle, Crotone, Lamezia Terme, Rossano, Corigliano, Cosenza,Reggio Calabria,Vibo Valentia, Aci Catena, Acireale, Catania, Erice, Gela, Barcellona Pozza di Gotto, Castelvetrano, Giarre,Messina, Sciacca, Termini Imerese, Trapani, Bagheria, Enna, Palermo (Brancaccio), Palermo (Porto), Vittoria ed L'Aquila. 

Possono accedere alle agevolazioni fiscali le micro e piccole imprese a patto che siano state già costituite prima della presentazione dell’istanza e siano attive all’interno della Zona Franca designata. Non devono essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali. La piccola impresa deve avere, per estendere anche agli oneri previdenziali ed erariali per i lavoratori dipendenti, almeno un dipendente che svolga a tempo pieno o parziale in loco (cioè nella zona franca) la totalità delle ore lavorate e residente. La stessa impresa deve dimostrare inoltre di realizzare nella ZFU almeno un quarto del volume d’affari complessivo. I criteri di riparto ed attribuzione delle risorse, sono stati definiti e pubblicizzati dalla Agenzia delle Entrate con la  circolare n. 39/E del 29.12.2013     esclusivamente per la ZFU di L'Aquila, resta comunque l'importanza della circolare in quanto definisce, per analogia, il contenuto della prossima circolare. Le agevolazioni saranno fruibili in compensazione utilizzando il modello F24, restando fuori dalle limitazioni quantitative o dall’inibizione nell’utilizzo nel caso di mororosità fiscale, così come precisato nella C. M. n. 36/E del 03.04.2015 . Gli incentivi e le agevolazioni, nonché le modalità e i termini delle agevolazioni saranno concesse secondo il regime “de minimis”, con tetto cioè fissato a 200 mila euro complessivamente per tutte le tipologie e le fattispecie agevolative e comunque salvo riparto.   

Le aziende che vogliono accedere alle agevolazioni devono avere inoltre i seguenti requisiti :   

q                numero di dipendenti non superiore a 50;  

q                volume di affari annuo non superiore a 10 milioni di euro;  

q                capitale non detenuto direttamente o indirettamente per una quota pari almeno al 25% da un’impresa o più imprese il cui volume d’affari annuo superi 50 milioni; 

Sono escluse dalle agevolazioni le aziende che operano nei seguenti settori:  

q                                      costruzione automobili, 

q                                      costruzioni navali, 

q                                      fabbricazione fibre tessili artificiali o sintetiche 

q                                      siderurgia 

q                                      trasporto su strada di merci. 

 Agevolazioni Imposte Dirette 

L’esenzione dalle imposte sui redditi può arrivare fino ad un imponibile di € 100.000 per periodo d’imposta. Questo limite può essere incrementato di € 5.000 in più per ogni nuovo dipendente assunto a tempo indeterminato. Lo sgravio è a scalare, dal 100% al 20%, nell’arco di quattordici periodi di imposta: 

§      l'esonero fiscale è totale nei primi cinque anni di attività (100%); 

§      dal sesto anno e fino decimo l'esonero è del 60%; 

§      dall’undicesimo al dodicesimo anno lo sgravio è del 40%;  

§      dal tredicesimo al quattordicesimo anno lo sgravio e pari al 20%;  

L'esenzione dal pagamento delle imposte dirette spetta sino alla concorrenza dell'importo max di € 200.000,00 (importo teorico in quanto solo dopo la chiusura del bando, il riparto delle risorse e la comunicazione da parte del MISE si potrà conoscere il quantum dell’agevolazione) maggiorato, come detto, dal periodo in corso al momento di pubblicazione del Bando, di un importo pari a € 5.000, ragguagliato ad anno, per ogni nuovo assunto a tempo indeterminato, residente all'interno del sistema locale di lavoro in cui ricade la zona franca urbana.  

Qualora l'azienda ha più stabilimenti, negozi o laboratori e questi non sono localizzati tutti all'interno della zona franca urbana, l'esonero fiscale è determinato solo ed esclusivamente per l’'attività svolta all'interno della ZFU.  

Se l'azienda svolge un'attività senza una sede in un luogo fisico (commercio intinerante, agente di commercio, impresa di pulizia, etc....) essa potrà, beneficiare dell'agevolazione fiscale a condizione che realizzi almeno il 25% del volume d'affari con clienti residenti nella ZFU e abbia assunto almeno un dipendente a tempo pieno che svolge in maniera stabile il suo lavoro nel perimetro fisico della ZFU.  Secondo la Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 39/E del 24 dicembre 2013 , emanata in riferimento alla ZFU de L’Aquila ma da adottare a riferimento anche per la ZFU delle Regioni Convergenza e del Sulcis Iglesiente, per le società di persone e le società di capitali “trasparenti”, la società è tenuta a determinare, secondo le regole disposte dal citato articolo 6 del decreto di attuazione e nel rispetto dei limiti massimi ivi fissati, il reddito d’impresa prodotto nella ZFU per poi attribuire lo stesso “per trasparenza” a ciascun socio [...] l’esenzione dalle imposte sui redditi spettante alle società di persone e alle società di capitali “trasparenti” si determina, di fatto, in capo ai singoli soci cui è trasferito, pro quota, il reddito di impresa prodotto nella ZFU dalla società beneficiaria; l’esenzione ai fini delle imposte sui redditi concessa alla società, pertanto, si traduce – nel limite del reddito attribuito per trasparenza – in un risparmio di imposta fruibile dai singoli soci [...]. Al fine di consentire ai soci di poter fruire – mediante riduzione dei versamenti da effettuarsi con il modello di pagamento F24 “telematico” – dell’esenzione dalle imposte sui redditi relativamente al reddito di partecipazione esente imputatogli per trasparenza dalla società partecipata, è necessario che quest’ultima comunichi al Ministero dello sviluppo economico i dati identificativi di ciascun socio, compreso il relativo codice fiscale, secondo modalità e termini stabiliti con provvedimento del medesimo Ministero. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha reso disponibile on line un modulo di istanza per la comunicazione dei dati identificativi dei soci di società trasparente , ovvero un file in formato .pdf interattivo da compilare e firmare digitalmente e inviare via PEC a dps.iai.div11@pec.sviluppoeconomico.gov.it . Per utilizzare l’agevolazione, i soci devono indicare il proprio codice fiscale ed i propri dati anagrafici nella sezione “contribuente” del modello F24; il codice fiscale della società  beneficiaria dell’agevolazione dovrà essere indicato nel campo  denominato “Codice fiscale del coobbligato, erede, genitore, tutore o  curatore fallimentare” e nel campo successivo, denominato “codice  identificativo”, dovrà essere indicato il codice 62.

Agevolazione Irap  

 L’esenzione dall’Irap durerà solo 5 anni, senza limiti, salvo il tetto del “de minimis”.

 Agevolazioni IMU

Quanto all’IMU , per i soli immobili utilizzati per l’attività economica ed ubicati nella Zona Franca Urbana viene concessa dal legislatore l’esenzione totale per soli 4 anni, senza limiti, salvo il limitante “de minimis”.

 Contributi previdenziali (per i soli dipendenti)

Quanto ai contributi previdenziali, per i soli contratti di lavoro a tempo indeterminato e con una validità di almeno un anno, è previsto l’esonero del versamento dei contributi, a condizione che il 30% dei dipendenti sia residente nella ZFU. La circolare ministeriale 30 settembre 2013 n. 32024  , ribadendo quanto stabilito dal decreto interministeriale del 10 aprile 2013, precisa che, ai fini della fruizione dell'esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente, è necessario che "...almeno il 30% degli occupati risieda nel Sistema Locale di Lavoro in cui ricade la ZFU, ovvero nel territorio dei comuni della provincia di Carbonia-Iglesias." Occorre dunque far riferimento non già al solo territorio della Zona franca urbana ma alla più vasta area rappresentata dal Sistema Locale del Lavoro (SLL) in cui la ZFU ricade. L’elenco dei SLL   è disponibile sul sito dell’Istat. Tale interpretazione è confermata dalla FAQ n. 8   pubblicato sul sito del MISE .

 

ULTIMO AGGIORNAMENTO 25.06.2015

 (SI RINGRAZIA PER LA COLLABORAZIONE  LO STUDENTE CINELLI ALFREDO ED IL CONSULENTE DEL LAVORO dott. STEFANO MELE)